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L'exploit di Matteo Miola: «Allenarmi con gli universitari mi ha fatto fare il salto di qualità»


Il velocista classe 2006 è reduce da una stagione da sogno nella quale ha vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Allievi e il titolo regionale Assoluti: «Non mi monto la testa ma nel 2024 punto al tempo minimo per qualificarmi ai Mondiali»


Un’esplosione tanto poderosa quanto inattesa ma assolutamente meritata. Una delle giovani promesse del CUS Padova che ha maggiormente brillato in questo 2023 è il velocista Matteo Miola. Da sempre iscritto alla sezione atletica del CUS, in questa stagione il classe 2006 ha confermato i grandi progressi dell’ultima annata, conquistando due risultati di assoluto prestigio.


A maggio, a soli 17 anni, ha vinto il titolo regionale Assoluti nei 200 metri. Quindi, un mese dopo, ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati italiani Allievi. Un trionfo costruito con il talento ma anche con tanto sacrificio e abnegazione.


«Ho cominciato a praticare atletica nel CUS all’inizio delle scuole medie», racconta Miola. «Da bambino avevo alternato parecchi sport ma non avevo mai trovato la mia dimensione e alle scuole elementari venivo sempre scelto per ultimo quando si giocava. Non mi ero mai distinto particolarmente e ho deciso di provare a praticare atletica su spinta di mia sorella che era già iscritta».


Quando hai capito di avere la stoffa giusta?

«Passo dopo passo ho scoperto doti che non credevo di possedere. Il primo momento chiave è stato a 12 anni, quando feci la prima gara di velocità dopo tante campestri. Partecipai per curiosità, partendo dall’ultima batteria, e arrivai primo sui 60 metri. Da lì ho iniziato a concentrarmi solo sugli sprint e dopo la pandemia sono cresciuto ancora. Alla prima gara del 2022 ho migliorato di quasi due secondi il mio personale nei 200, qualificandomi per i Campionati italiani che ho saltato causa Covid. Mi sono rifatto quest’anno, stabilendo un personale di 21.38».


Quale è stata la chiave di questi exploit che ti hanno portato a stabilire il miglior tempo nazionale di categoria?

«Credo che allenarmi assieme agli atleti universitari sia stato decisivo per farmi crescere. I ragazzi più grandi mi fanno sentire parte del gruppo, mi aiutano ed incitano. Grazie all’atletica ho trovato tanti amici che frequento anche nel tempo libero».


In cosa ti senti di dover crescere ancora?

«Assieme al mio allenatore Claudio Giugno vogliamo migliorare i primi appoggi in curva e anche gli ultimi metri dove faccio ancora qualche passo a vuoto».


Obiettivi per la prossima stagione?

«Vorrei migliorare il mio personale e il sogno sarebbe centrare il minimo per potermi qualifica ai Mondiali Juniores. Ma resto con i piedi per terra e non voglio farmi condizionare dai risultati. Inoltre, devo anche prendere la maturità al Liceo delle scienze umane Marchesi».

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