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Conferenza finale per SOS: pronto il manuale per un nuovo metodo d'insegnamento di educazione fisica


Al Salone d'onore del CONI è stato illustrato il progetto "Sport Opens School" che in tre anni di lavoro è arrivato a proporre un nuovo metodo che promuove un approccio innovativo all'educazione fisica scolastica.


È stato il prestigioso scenario del Salone d’onore del CONI ad accogliere la conferenza finale del progetto SOS. Dopo quasi tre anni di attività, che non si sono mai interrotte nemmeno durante la fase più dura della pandemia, i partner che hanno lavorato fianco a fianco per “Sport Opens School” sono arrivati a presentare il manuale con l’innovativo metodo didattico sviluppato da gennaio 2019. Il progetto, finanziato dal Programma Erasmus+ dell'Unione Europea, è stato coordinato come capofila dal CUS Padova, che ha avuto al suo fianco CONI, EAS (ente di promozione della doppia carriera studente-atleta), Ispettorato scolastico di Bacau e quattro licei sportivi europei: Externato Cooperativa da Benedita, Istituto di Istruzione Superiore ‘Newton-Pertini’ di Camposampiero, Budapest VI. Kerületi Kölcsey Ferenc Gimnázium e Liceul cu Program Sportiv Bacau.

Al Salone d’onore del CONI, davanti a una platea composta da insegnanti di educazione fisica e studenti universitari, la conferenza è stata moderata da Marta Gravina, responsabile dei progetti europei del CUS Padova, che ha lavorato a fondo in questi tre anni con l’auspicio che il metodo SOS possa trovare il più ampio utilizzo nelle scuole europee. Ad aprire il dibattito, in rappresentanza del CONI, sono stati Marco Arpino e Jacopo Tognon, mentre il segretario generale del CUS Padova, Riccardo Garavello, ha portato i saluti del presidente Francesco Uguagliati. Molto significativa la presenza di Paola Deiana del Ministero dell'Istruzione, che ha sottolineato il ruolo rilevante dell'educazione fisica per lo sviluppo olistico degli studenti e l'importanza di promuovere nuovi approcci all'educazione fisica scolastica per migliorare gli stili di vita e la cultura dello sport tra i giovani.



La conferenza è servita ovviamente per illustrare i tre pilastri del metodo: sport e salute, fair play e integrità nello sport, life skills. Ad approfondirli nel dettaglio sono state Laura Brazzarola del CUS Padova (life skills), Marianna Pavan del Coni (fair play e integrità nello sport) e Laura Capranica di EAS (sport e salute). Partendo da questi tre pilastri è stato redatto un manuale che propone ai docenti di educazione fisica delle scuole superiori, ma più in generale agli educatori sportivi, un metodo innovativo di insegnamento. Il manuale sarà disponibile a brevissimo al sito di SOS (https://www.sportopensschool.eu/) e offre 15 tematiche diverse per ognuno dei tre pilastri del metodo. Le tematiche, divise per maxi ambiti ma interconnesse tra loro, contano sia su un aspetto teorico che su una proposta pratica. Le stesse proposte pratiche che sono già state sperimentate con successo nelle nei mesi scorsi dagli studenti delle scuole partner del progetto e che nel corso della conferenza sono state anche proiettate a video. André Luís e Antoni Balázs, docenti di educazione fisica nel progetto SOS, hanno infatti condiviso la testimonianza dei loro studenti e hanno mostrato alcune attività pratiche sperimentate nelle loro scuole. Sono stati gli stessi studenti e insegnanti, con i loro feedback, ad aiutare i partner del progetto a tracciare i contorni definitivi del metodo che è stato modificato in corso d’opera proprio grazie alla continua collaborazione con gli stessi attori principali ai quali è rivolto “Sport Opens School”. Ora che la strada è stata segnata, l’obiettivo è quello di valorizzare al massimo l’insegnamento dell’educazione fisica, sfruttando i valori etici e sociali dello sport come strumento per coinvolgere anche gli studenti meno appassionati.




Nelle foto scatto di gruppo per i relatori della conferenza e la platea radunata al Salone d'Onore del Coni

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