Bilancio positivo per i rappresentanti dell'Università patavina. La squadra di atletica si piazza al secondo posto nella classifica femminile e al terzo in quella maschile. Il tecnico Candeo: «Una grande esperienza e un segnale incoraggiante per il futuro».
Quindici medaglie complessive, la conferma di un posto nell’élite dell’atletica leggera, ma soprattutto un incoraggiante segnale di salute per l’intero movimento. Si è conclusa con un bilancio più che soddisfacente la spedizione del CUS Padova ai Campionati Nazionali Universitari andati in scena dal 13 al 22 maggio a Cassino. La manifestazione, organizzata dal CUSI e dal CUS di Cassino, tornava dopo due anni di stop a causa della pandemia e ha messo in palio i titoli italiani universitari in dodici discipline. Tra gli oltre 2000 atleti partecipanti si è fatta valere anche la rappresentativa dell’università di Padova, che è riuscita ad andare a podio in quattro discipline diverse, conquistando sei medaglie d’oro.
Ottimi risultati sono arrivati ancora una volta dagli sport di combattimento. Nel karate spicca la vittoria di Giacomo Andreatta nella categoria 67 kg. In campo femminile, invece, bronzo per Sofia Rampazzo nella categoria 68 kg. Nella lotta greco romana Alberto Ranzato ha conquistato l’argento nella categoria 76 kg, mentre Alberto Pietropoli il bronzo nella categoria 97 kg. Bronzo anche nel judo femminile con Alice Ceoldo nella categoria 78 kg.
Il tecnico Luca Pizzocaro con i suoi atleti
Tutte le altre medaglie sono arrivate dall’atletica leggera, con ben cinque titoli nazionali universitari conquistati dai portacolori del CUS Padova. Tra le medaglie d’oro ci sono quelle di Manuel Lando nel salto in alto (2.16 m), Marta Chiarotto nel salto in lungo (5.82) e di Irene Vian negli 800 metri (2'09''45). Quest’ultima è la vera e propria “regina” padovana dei giochi, visto che si porta a casa tre medaglie complessive. All’oro degli 800 aggiunge l’argento nei 1.500 metri (4'32''10) e il bronzo nella staffetta 4X400 (3'45''14) assieme alle compagne Matilde Morin, Alessia Seramondi e Mariasole Muraro. Le ultime due si sono date battaglia anche nei 400 ostacoli, conquistando una seconda medaglia personale e una strepitosa doppietta per i colori del CUS Padova. L’oro è andato ad Alessia Seramondi con il tempo di 59''23, l’argento a Mariasole Muraro con 1'00''35. A proposito di doppiette, fantastica anche quella nel salto con l’asta maschile, che ha visto trionfare Nicolò Fusaro (5.20 m), davanti al compagno Nicolò Toffanin (4.85 m). Chiudono il quadro l’argento nel lancio del giavellotto di Luisa Sinigaglia (49.99 m) e il bronzo di Giulia De Marchi nel salto in alto (1.72 m). Una serie di risultati che ha permesso alla squadra di atletica leggera del CUS Padova di chiudere al secondo posto nella classifica a squadre femminile (dietro al CUS Milano) e al terzo nella classifica a squadre maschile (dietro al CUS Milano e CUS Parma).
Un risultato prestigioso che fa sorridere anche l’allenatore della squadra di atletica Federico Candeo, all’esordio personale come tecnico ai CNU: «Sono molto felice perché siamo riusciti a precedere tante università blasonate. I ragazzi sono stati meravigliosi e credo che, senza qualche assenza dell’ultim’ora, avremmo potuto fare ancora meglio. È stata un’esperienza formativa molto importante che ha permesso anche di cementare il gruppo, visto che alcuni atleti sono studenti fuori sede e non si conoscevano tra loro. Considerato che i CNU mancavano da due anni, la nostra squadra contava addirittura su 30 matricole, vale a dire atleti all’esordio assoluto ai giochi. Siamo contenti e anche fiduciosi per il futuro, visto che alle spalle di questi ragazzi stanno crescendo tanti altri giovani interessanti. Spetterà a noi coltivarli nel modo migliore».
Le staffettiste, bronzo nella 4X400
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