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Cus Padova

Incontro con University of British Columbia di Vancouver


Tutti attorno a un tavolo, ma anche con un piede in campo

Oggi, nell'ambito dell’accordo bilaterale con la University of British Columbia di Vancouver, l'Università di Padova si è tenuto il duplice incontro il primo istituzionale e un secondo che ha avuto come protagonista principale lo sport tra l’Università di Padova e l'Università canadese della British Columbia.


Durante quest’ultimo, in Aula Nievo di Palazzo Bo, il Rettore dell’Università di Padova, Rosario Rizzuto, ha incontrato le squadre canadesi di basket femminile e pallavolo maschile della British Columbia sottolineando, nel suo benvenuto alla delegazione, come per «la prima volta nell’ambito universitario italiano si sia attuato uno scambio oltre che culturale e scientifico anche sportivo. L’importanza dello sport - ha sottolineato il Rettore - viene testimoniata, oltre che dall’aver fortemente voluto all’Università di Padova il progetto pionieristico di riconoscimento della doppia carriera studente atleta, anche dal forte investimento dell’Ateneo nello sport».


All’incontro erano presenti Alessandro Paccagnella, Prorettore alle relazioni internazionali, Antonio Paoli, Delegato a progetto per sport, benessere e merchandising, Diego Bonavina, Assessore allo Sport del Comune di Padova, Francesco Uguagliati, Presidente del Cus Padova, il Presidente della Federazione italiana pallavolo del Veneto e il Presidente della Federazione italiana pallacanestro del Veneto, e ancora Marta Ghisi per lo sport settore volley, Massimiliano Zattin per lo sport settore volley e Luigi Salmaso Advisor per lo sport settore basket sempre dell’Università di Padova.


«Siamo qui per imparare ed insegnare. Imparare da coloro che - dice Antonio Paoli – da sempre hanno messo al centro la cultura sportiva all’interno della vita universitaria. Non è solo l’attività in sé che è importante nei loro campus, ma la funzione sociale che assolve e il riconoscimento per coloro che lo praticano o lo sostengono. È un insieme inscindibile che vede nello studente che fa sport lo studente-atleta tout court. Studiare da vicino la gestione manageriale della doppia carriera è quindi fondamentale per noi che abbiamo da poco iniziato questa avventura».


Marta Ghisi ha sottolineato l’importanza dello sport e della cultura sportiva nella società: se da un lato ne trae beneficio il singolo individuo in termini di prevenzione delle patologie, loro rallentamento o intervento coadiuvante nel benessere del malato, dall’altro è l’intera la comunità che si avvantaggia con costi minori a carico del servizio nazionale. Sempre dal punto di vista clinico è poi dimostrato l’influsso che lo sport ha sulla plasticità del cervello migliorando le performance degli studenti-atleti rispetto ai colleghi più sedentari.


Da oggi e fino al 13 settembre gli atleti canadesi (si tratta di squadre di alto livello come quella di volley maschile della British Columbia vincitrice degli campionati universitari) si sottoporranno a “doppie sedute” di allenamenti: le prime sui campi e aperte al pubblico che potrà vedere le modalità di coaching – anche mentale -  come ad esempio i venti minuti di dialogo iniziale; le seconde sui “banchi” in cui docenti dell’Università di Padova spiegheranno la cultura italiana, l’importanza della città di Padova nella scienza (giovedì ore 14.30 Aula E Polo Psicologia docente Alessandra Pattanaro), ma anche un corretto approccio nutrizionale (ore 14.30 di martedì 10 in aula E del Polo di psicologia – docente Antonio Paoli).


Ma non sarebbe “incontro” se non ci fosse anche una sfida, venerdì 13, tra le due squadre di pallavolo e basket della UCB Thunderbirds Vancouver con gli omologhi team dell’Università di Padova nei match previsti alla Casa del Fanciullo di vicolo Santorini 12 a Padova (ore 16 pallavolo e ore 18.30 basket).


Sono previste poi ogni sera partite con i più prestigiosi team agonistici quali il Cus UniPd, Kioene Padova, Lupe San Martino, Basket Sarcedo, Atlantide Pallavolo Brescia.

Progetto Doppia carriera studente-atleta


L'iniziativa è all’insegna di un movimento sportivo universitario che anche in Italia sta crescendo sulla scia del progetto pionieristico dell’Università di Padova relativo al riconoscimento della doppia carriera studente atleta, come avviene ormai da tempo in particolare nei college canadesi e americani. L'università di Padova mette a disposizione degli incentivi per gli studenti regolarmente iscritti che proseguono anche una carriera sportiva d'eccellenza. Possono richiedere l'incentivo chi ha conseguito meriti sportivi di particolare rilievo agonistico e ha raggiunto e superato 20 cfu per ogni anno accademico (almeno 6 cfu entro la sessione d’esami di febbraio per gli studenti iscritti al primo anno). L'università riconosce agli studenti idonei un contributo monetario, l'assegnazione di un tutor, la possibilità di concordare con il docente una diversa data d'esame nella medesima sessione, l'autorizzazione a non conteggiare l’assenza alla frequenza obbligatoria di una lezione o di un laboratorio e la certificazione dei meriti sportivi riconosciuti come studente-atleta nel Diploma Supplement.

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