Intervista alle due cestiste canadesi, sbarcate in Italia grazie al progetto doppia carriera dell'Università: «Abbiamo ricevuto un'accoglienza fantastica, puntiamo a vincere il campionato»
Il progetto doppia carriera non conosce limiti e ha permesso al CUS Padova di accogliere in questa stagione due cestiste canadesi, Madison Legault e Dina Strujic. Classe 1999, provenienti dalla University of British Columbia, sono sbarcate in Italia ad agosto per aggregarsi alla formazione femminile di basket neopromossa in Serie B. La sezione pallacanestro fa parte del progetto doppia carriera, che prevede l’iscrizione all’Università di Padova per tutte le atlete. Ovviamente anche Madison (detta Maddie) e Dina sono potute entrare a far parte del roster, grazie all’iscrizione a un Master.
Come è nata quest’opportunità sportiva, accademica e di vita?
Maddie&Dina: «Tre anni fa siamo venute in Italia grazie a un progetto di scambio tra il nostro College e l’Università di Padova. La città, i dintorni e l’ateneo ci sono piaciuti talmente tanto che appena si è presentata l’opportunità di giocare e studiare qui, l’abbiamo colta al volo».
Come è stato il primo impatto con l’Università?
M: «Molto positivo, abbiamo già visto le aule, gli spazi e i luoghi d’incontro, mentre le lezioni cominceranno a novembre. Io sono laureata in chinesiologia e a Padova mi sono iscritta al Master in International business for small and medium enterprises».
D: «Anche io ho scelto lo stesso Master. In Canada ho conseguito una laurea major in sociologia e una minor in economia».
Sul campo da basket che tipo di giocatrici siete?
M: «Io gioco come ala, me la cavo bene a rimbalzo e cerco sempre di trovare i movimenti giusti in area per eludere le difese avversarie. Devo migliore, però, soprattutto nei tiri liberi».
D: «Io gioco come centro o ala, ruoli in cui cerco di sfruttare la mia forza fisica. Me la cavo a rimbalzo e ho buone percentuali anche nel tiro dalla lunga distanza. In Italia ho scoperto un gioco molto più fisico e voglio migliorare proprio da questo punto di vista».
Cosa vi aspettate da questa esperienza?
M: «Quando sono arrivata non sapevo cosa aspettarmi, ma tutto è andato ben oltre le più rosee previsioni. Le compagne di squadra ci hanno riservato un’accoglienza meravigliosa che ha facilitato il nostro ambientamento. Resteremo solo un anno, ma ho un sogno da realizzare: vincere il campionato con il CUS!».
D: «Concordo con la mia compagna. In quest’annata spero di crescere e conquistare maggiore indipendenza. Voglio vincere il campionato con il CUS e quando tornerò in Canada mi piacerebbe insegnare basket anche per trasmettere il valore di esperienze come questa».
E l’impatto con Padova come è stato? Cosa vi è piaciuto di più?
M: «Meraviglioso. Ho amato fin da subito questa città dal punto di vista storico e artistico. È ricca di fascino e si può girare tranquillamente in bicicletta. Le persone sono accoglienti, il tempo è bello e si mangia divinamente».
D: «Padova mi ha conquistato immediatamente in tutti i suoi aspetti. Rispetto a Vancouver, una città molto moderna dal punto di vista architettonico, qui si respira grande aria di storia. Amo in particolar modo il Portello dove io e Maddie viviamo, dividendo una stanza alla residenza Nord Piovego».
Una cosa che non vi è piaciuta?
Maddie&Dina: «Nulla, fino a questo momento è tutto perfetto».
Nella foto Maddie & Dina alla palestra di via Bruno
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